giovedì 26 agosto 2021

Quell'amicizia unica fiorita ad Annecy

 


Quando si incontrarono la prima volta nel marzo 1604, lui aveva 36 anni ed era vescovo da un anno e mezzo, lei ne aveva 32 ed era vedova da pochi anni. Il primo biglietto, a un mese dall’incontro, indica già l’inizio di «un’amicizia sublime» che, a dire di Ravier, «siamo in grado soltanto d’ammirare, non già di spiegare». Le lettere di lui a lei testimoniano una sorta di «storia di due anime». Essi sono uniti dalla carità e da una «vera amicizia cristiana», che porta ad una intensa comunione dei beni spirituali, al superamento del “mio” e del “tuo”, al punto da avere le medesime ispirazioni; ognuno dei due si sente là dove è l’altro, pur se in luoghi diversi. La lettura anche di un solo brano consente di intravedere l’itinerario di santità perseguito in unità:

“Le anime che Dio ha rese una cosa sola sono inseparabili; chi può separare, infatti, quello che Dio ha unito? (…) Dal momento che Dio è l’unità del nostro cuore, chi ce ne separerà mai? No, né la morte né la vita, né le cose presenti né le future potranno mai separarci né dividere la nostra unità. Andiamo dunque, Figlia mia cara, con un solo cuore, dove Dio ci chiama; infatti la diversità delle strade non determina in noi nessuna differenza, perché è verso un unico traguardo e per una sola ragione che noi andiamo”.



Il fitto carteggio, di cui Giovanna Chantal ha conservato le lettere di Francesco di Sales a lei e ha distrutto le sue a lui, testimonia il profondissimo rapporto affettivo e spirituale che si è intessuto e consolidato per 18 anni, fino alla morte di lui. Forse è Chantal la Filotea cui Francesco si rivolge nell’Itinerario alla vita devota, ed è certamente ispirato alla sua esperienza mistica il Trattato sull’amore di Dio. Veramente il cammino a due ha fruttato due grandissime santità, oltre a opere di alta letteratura spirituale, senza tuttavia circoscrivere la santità ai due. Oltre ad essere fonte di sapienza per tutta la Chiesa, ha aperto la via ad un nuovo cammino di santità seguito da migliaia di Suore della Visitazione, non ultima santa Margherita Maria Alacoque.



Nel mio viaggio di ritorno dalla Francia, domenica pomeriggio sono passato per Annecy, una città che conoscevo solo di nome e solo in rapporto a Sales e Chantal. Non immaginavo fosse una città così bella. Varrà la pena visitarla una volta o l’altra. Questa volta mi sono limitato a salire al santuario della Visitazione dove i due sepolti, uno accanto all’altra, uniti in morte come in vita.

 

Nessun commento:

Posta un commento