“Leggendo il Vangelo mi sono chiesta come mai non sia
stato Giovanni a raccontare la Trasfigurazione dal momento che ne è stato un
testimone”. Buttala via una domanda del genere! Non me l’ero mai posta. E mi
arriva così…
Già, perché? Bisognerebbe domandarlo a Giovanni. In ogni
caso mi pare che nel suo Vangelo la Trasfigurazione ci sia eccome. Anche
se nascosta. O meglio, non viene raccontato l’episodio, ma la luce sfolgorante che avvolse ed emanava dal Signore trasfigurato brilla in ogni pagina, senza che possa venire nascosta, sfolgora
incontenibile e rende luminoso l'intero Vangelo di Giovanni. A cominciare dalle prime righe, quando si dice che “la luce splende” (1, 5), “veniva nel mondo la
luce vera, quella che illumina ogni uomo” (1, 9), fino alla rivelazione da
parte di Gesù stesso: “Io sono la luce del mondo” (8, 12), fino alla prima lettera
che dichiara “Dio è luce” (1, 5; 2, 8).
Sarebbe facile passare al commento e contrapporre, come fa Gesù stesso, la luce alla tenebra, la verità alla menzogna; vedere il nostro
cammino illuminato dalla Parola di Dio; pensare alla sapienza… Ma la domanda
era un’altra e la risposta vuole essere semplice come la domanda: sì, Giovanni racconta di
quella luce che ha visto sfolgorare sul monte e lungo tutto il suo Vangelo si
lascia illuminare da essa. Possiamo farlo anche noi, scrivendo ogni giorno il
nostro vangelo…
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