Mi sono arrivati vari messaggi con
gli auguri di Ferragosto, con fette di melone, sdrai a mare… È vero, dal tempo
dell’impero romano questi sono le “Ferie di Augusto”, Ferragosto. Speriamo che
per tutti ci sia il meritato tempo di ferie…
Ma per noi cristiani oggi è
soprattutto la festa di Maria Assunta in cielo. E mi sono arrivate anche belle
immagini dell’Assunta… Speriamo che tanti se ne ricordino.
E tanti se ne ricordano! Penso all'ostensione della Cintola della Madonna a Prato, a Santa Maria a Vico, da dove p. Nicola mi scrive: Qui da noi l'afflusso delle persone alle messe è stato ed è consistente. Davvero la parrocchia sembra avvolta dall'amore materno di Maria".
Perché l’Assunta è la festa che fa guardare alla nostra meta, la stessa raggiunta da Maria, al nostro “destino”, ossia la nostra “destinazione” finale, nientemeno che il Paradiso.
È la festa che ci invita a
rispettare il nostro corpo, nella certezza della risurrezione della carne:
risorgeremo al corpo (inutile pensare alle modalità… quisquiglie, direbbe san
Paolo, l’importante è la realtà del fatto), come col corpo è risorto Gesù ed è
stata assunta Maria. Il nostro corpo non è, come diceva Platone, “la tomba dell’anima”,
ma “il tempio dello Spirito Santo”. Che cura e rispetto per il nostro corpo e
per quello degli altri, così come per tutte le realtà umane!
È la festa della “speranza che non
delude”, come la chiamava san Paolo. Una speranza che diventa fiducia nell’aiuto
di Maria Regina del cielo e della terra che ci vuole accanto a sé in cielo; una
speranza che è certezza!
Durante il viaggio a Saint-Pierre de Chartreuse, dove sto iniziando a dare gli esercizi spirituali, ho visto questo bell’affresco dell’Assunta: in basso la morte di Gesù, sopra la morte di Maria, poi la sua assunzione e infine Maria piccolina, quasi una bambina, nelle mani della Trinità. È il nostro cammino.
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