venerdì 26 giugno 2020

Due nuove opere d'arte per gli Oblati



Gli Oblati hanno tanti doni, ma non quello di suscitare arte. Ci sono buone opere in giro per il mondo, ma mi pare che quelle di valore siano poche. Comunque sono arrivati a casa nostra due quadri molto belli, due ritratti di grandi dimensioni, alti più di un metro e mezzo, di sant’Eugenio e del beato Gérard, dipinti una ventina d’anni fa.
Dalla chiesa di Maddaloni, che gli Oblati hanno lasciato anni fa, sono passati a quella di Cagliari, ma non c’era posto: tutta la chiesa era già stata occupata dai santi salesiani.
Eccoli dunque felicemente dirottati alla casa generalizia dove troveranno la dovuta sistemazione.
L’autore è il napoletano Gennaro Dinacci che ha perfezionato la sua formazione tecnica ed artistica con lo studio dei grandi maestri della pittura negli anni in cui ha lavorato al Museo Nazionale di Capodimonte e alla Reggia di Caserta quale restauratore di opere d'arte con le Soprintendenze di Napoli, di Caserta e di Salerno. Adesso ha un atelier-laboratorio sulla provinciale Fondi-Sperlonga.

La storia di questi quadri è un po’ un romanzo, ed è legata a p. Ottorino Casarotto, che è stato 18 anni parroco a Maddaloni. Dinacci aveva già restaurato alcune tele della chiesa. Il rapporto con p. Ottorino lo portò ad un profondo cambiamento spirituale e come riconoscenza espresse il desiderio di fare qualcosa per la chiesa. P. Ottorino gli suggerì di dipingere un grande quadro dell’Amore misericordioso.
A quel punto Dinacci passo per una serie drammatica di interventi chirurgici che lo condussero in fin di vita. P. Ottorino, che andò a dargli gli ultimi sacramenti, disse chiaramente al Signore che se il suo pittore moriva non ci sarebbe stato più un quadro in suo onore. Si vede che il Signore ci ha ripensato e così Dinacci poté dipingere il quadro. Un quadro tira l’altro… Così oggi abbiamo questo bel dono. Ne siamo grati al pittore e a quanti ce l’hanno consegnato.

Nessun commento:

Posta un commento