Tai Po. 150 anni fa, nel villaggio
dei pescatori, arrivarono i missionari del PIME. Dovettero rimanere sulla
collina fuori del villaggio, non era loro permesso entrarvi. Quando fu
costruito il tempio taoista dedicato al dio della cultura e al dio della guerra,
anche la chiesa cattolica offrì il suo contributo; il suo nome è inciso sulla
lapide che elenca i benefattori; fu uno dei fattori che lentamente favorì l’accoglienza...
Oggi il villaggio di pescatori è
diventato una città satellite di Hong Kong, 400.000 abitanti, di cui 20.000
cattolici. Sono stato a trovare il parroco, P. Luigi, uno dei successori di
quei primi missionari. È il parroco dell’unica parrocchia che abbraccia tutta la
città.
Assieme percorriamo le strade del
mercato sotto una pioggia battente. Il mercato è sempre il luogo più vivo di ogni
città in ogni parte del mondo.
Nell’antico tempio le devozioni di
sempre: si brucia l’incenso, ti cerca di capire la fortuna, si offre frutta e
fiori agli dei. Nella generale non appartenenza ad alcuna religione, il culto
degli antenati e la paura degli spiriti rimangono inscalfibili.
Non molto lontano stanno costruendo un
tempio moderno, con una grande statua di Guanyin Bodhisattva, una
figura femminile molto cara al buddhismo cinese, dai connotati simili alla
Madonna; non è un caso che buddhismo e cristianesimo siano arrivati nello
stesso periodo nell’antica capitale della Cina Xi’An, dove il Bodhisattva divenne
femminile.
Questa sera nella parrocchia oblata
di Notre Dame festa delle filippine che lavorano in città come badanti e domestiche. Dopo
che hanno trascorso la giornata nei locali della scuola e nel cortile, cena
organizzata dalle figlie di Maria, un’associazione qui fondata 25 anni fa dagli
Oblati. Sono circa 150 le donne che hanno preparato la festa: cena per tutte
(per gli Oblati un tavolo speciale!), danze, canti, scenette… Una volta l’anno
radunano anche i datori di lavoro. Chissà cosa vuol dire per queste donne, la
maggior parte giovanissime, essere lontane da casa, con una lingua così
difficile… La domenica in parrocchia è il loro unico momento di incontro e di
festa, quasi un tornare a casa.
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