Ricordo l’emozione di quando
atterrai ad Hong Kong la prima volta, l’8 giugno 1991. A mano a mano che l’aereo
si avvicinava – allora provenivo da Tokyo –, mi vedevo venire incontro ad una
ad una le verdi intatte isole che si affollano sempre più ravvicinate tra di
loro, fino alla 236ma isola: Hong Kong. L’aereo allora scendeva proprio in
centro città, planando in mezzo alla marea di grattacieli addossati l’uno
sull’altro.
Viaggio con l’autobus, assieme a
Peter, un giovane Oblato cinese. Mi è impossibile orientarmi tra grattaceli e
montagne, nel passaggio da Kowloon, dove si trova la parrocchia Notre Dame ai
New Territories, dove si trova quella di sant’Alfredo, attraverso ponti,
gallerie e tunnel di isole così vivaci, ricche di colori dove tutto si muove in
maniera ordinata e precisa.
Ed eccomi di nuovo nella casa degli
Oblati, al quinto piano del college Notre Dame, fondata quasi 50 anni fa; la
prima degli Oblati in Hong Kong. Mi sembra che nulla sia cambiato da allora. È
un brulicare di studenti, tutti in uniforme.
Sono poi venute altre tre scuole
primarie, l’ultima nel 2007. Benché fondate dagli Oblati sono tutte
governative, ma gli Oblati mantengono la supervisione: nominano i dirigenti,
danno gli orientamenti, mantengono i contatti regolari… La maggior parte degli
studenti non sono cristiani, ma la gente è contenta di mandare i figli alla
scuola cattolica. In questa scuola su 900 studenti 21 sono cattolici. Viene
impartita l’educazione religiosa e ogni anno ci sono alcuni giovani che
ricevono il battesimo, altri si battezzano più tardi, appena avviata la loro
famiglia. La mattina gli studenti, prima di entrare in classe, si schierano
tutti nel cortile: si fanno il segno di croce, eseguono un canto religioso,
ascoltano un pensiero di meditazione e recitano il Padre nostro.
La mia giornata con la messa in
cantonese nella piccola chiesa parrocchiale, al primo piano.
Dal punto di vista
geografico è la più piccola di tutta Hong Kong, ma comprende 100.000 abitanti,
di cui 2.000 cattolici. Le attività vengono organizzati per due gruppi
distinti, quello di lingua cinese e quello di lingua inglese, composto per la
maggior parte di filippini, ma anche di indiani, occidentali…
College, parrocchia, casa OMI Notre Dame |
A pranzo sono nella seconda
parrocchia tenuta dagli Oblati, Sant’Alfredo. Chiesa grandissima, tante opere
sociali, l’asilo… Festeggiamo il compleanno del parroco, un Oblato malgascio,
che vive con un altro Oblato Filippino. A me sembrano cinesi…
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