30 dicembre, domenica,
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Scese dunque con loro
e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso (Lc 2, 41-52)
Le ultime parole del Vangelo, nella loro sobrietà, lasciano intravedere l’armonia che regnava nella
famiglia di Nazaret: Gesù, sottomesso a Giuseppe e Maria, cresceva in
età sapienza e grazia; Maria custodiva in
cuore i fatti e le parole del figlio suo. Anche Giuseppe sapeva che nella sua
famiglia si celava un mistero. Eppure
l’episodio avvenuto nel tempio di Gerusalemme pare sconvolgano i rapporti tra i
tre. Le parole taglienti di Gesù sembrano dividere anziché unire. “Pensate che
io sia venuto a portare la pace sulla terra? - dirai più tardi alle
folle - No, vi dico, ma la divisione...
padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro
madre” (Lc 12, 31-32).
Gesù dodicenne rivela che
un altro è presente in quella casa: il Padre. I tre saranno ormai trasfigurati per sempre dall’amore divino, che
porta l’amore umano a compimento, in una dimensione
nuova: la volontà del Padre che porrò i
rapporti umani, pur belli all’interno della famiglia e di ogni comunità
cristiana, su un piano nuovo, soprannaturale. Essi tornarono a Nazaret più uniti di prima, in un
reciproco amore purificato, con impresso il carattere della Trinità.
La vicenda della ricerca di Gesù smarrito e ritrovato in cui Egli, anzichè accettare il rimprovero,ne espone uno più grave ai suoi genitori terreni perchè ,dicendo"non sapete...",mette in evidenza i loro limiti umani ,ci accompagna a comprendere che con Loro e con noi ,vive la Trinità ,e ci sostiene in ogni situazione di vita familiare.
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