domenica 16 dicembre 2012

Porta tutto a perfezione, anche i nostri sbagli


Sono stato con le gen di Roma. Incontro straordinario con ragazze ordinarie, anzi… straordinarie. Straordinarie perché sono ragazze come tutte eppure diverse, col Vangelo dentro che le anima e le guida. Un soffio di speranza, un futuro assicurato, pure nella precarietà di adesso.

17 dicembre. Vangelo del giorno
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. (Mt 1, 1-17)
Un brano di Vangelo arido? Troppi nomi difficili? Monotonia di quel carnale “generò”? No, una delle pagine più straordinarie del Nuovo Testamento che ci attesta la vera umanità del Figlio di Dio. Davvero, passando di generazione in generazione, egli si è calato nella nostra storia così com’è fatta, con le sua fatiche, gli sbagli, i peccati. Non è una genealogia “pulita” quella di Gesù, vi sono adulteri, prostituzioni, giochi meschini (Giuda e Tamar, David e Betsabea), sangue straniero (Rut)… La sua carne è proprio impastata della nostra carne, egli è proprio uno di noi, che ci conosce fino in fondo e può capirci.
Nello stesso tempo rimane Figlio di Dio, venuto per liberarci dai grovigli che tarpano le ali. Matteo lo dice con il simbolo dei numeri allora così eloquente: Gesù appare come il compimento di una serie di generazione di sei volte sette: sette, il numero della perfezione; sei, il numero della imperfezione; quasi a dire che la nostra umanità è perfettamente imperfetta! Ma egli, finalmente, è il settimo nella genealogia! Porta tutto a perfezione, anche i nostri sbagli, anche le nostre debolezze e i nostri peccati.

Nessun commento:

Posta un commento