martedì 4 dicembre 2012

Dalla com-passione alla com-mozione


5 dicembre, Il Vangelo del giorno

“Sento compassione per la folla” (Mt 15, 29-37)

Anche oggi ci domandiamo: perché Gesù è venuto tra noi? Questa volta il Vangelo risponde che è venuto perché ha avuto “compassione” di noi. Egli sa penetrare nella nostra vita di ogni giorno, condividerne le nostre ansie, i problemi, i bisogni, fino a “sentire” le nostre stesse “passioni”, ad avere il medesimo “pathos”. La folla che egli incontra porta con sé “zoppi, storpi, ciechi, sordi, malati”, simboli di ogni afflizione umana.
La “com-passione” di Gesù si tramuta presto in “com-mozione”: si “muove verso” la folla, risponde alle sue attese e si fa maestro per insegnare la verità, pastore per indicare la via, medico per risanare le malattie, pane per sfamare e donare vita. Egli ha un cuore per sentire quello che noi sentiamo e per muoversi verso di noi, fino a vivere con noi e ad aiutarci; un cuore che batte all’unisono con il nostro.
Amati così, possiamo amare a nostra volta. Non ha forse chiesto ai discepoli di aiutarlo per rispondere alle attese della folla? Anche a noi è stato dato un cuore perché, guardandoci attorno, potessimo “sentire” i problemi e le attese degli altri, fino a “muoverci”, come Gesù, a offrire risposte concrete.

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