28 dicembre, Ss. Innocenti
Erode mandò a uccidere
tutti i bambini che stavano a Betlemme. (Mt 2, 13-18)
Nel presepe la liturgia colloca i bambini di Betlemme e dei dintorni,
che Erode fece uccidere con la speranza di eliminare la possibile presenza, tra
di loro, di qualcuno che potesse insidiare il suo trono. Per mantenere il
potere, allora come oggi, a volte si è disposti a tutto, anche a uccidere
bambini innocenti.
Quella tremenda pagina di cronaca nera, una straziante
tragedia, a Natale viene trasfigurata come e letta come una ulteriore
testimonianza di fede accanto a quelle di Santo Stefano e del Discepolo amato.
Quei bambini inermi non sapevano ancora parlare, eppure hanno dato la vita per
proteggere la vita di Gesù.
Davanti a tante sciagure e calamità, a cattiverie e
ingiustizie, spesso rimaniamo smarriti senza capirne il perché, con
l’impressione di essere schiacciati dal male e rimanere impotenti. Il Vangelo
di oggi ci invita a credere che dietro ogni evento vi è la mano amorosa e
provvidente di Dio. I suoi disegni sono misteriosi. Ma se Dio ha saputo trarre
il bene anche dalla follia omicida di un re folle e sanguinario, crediamo
che anche oggi, proprio nei drammi del nostro tempo, egli non mancherà di
portare a compimento il suo progetto d’amore.
La storia personale di ciascuno è conosciuta solo dal Padre che la governa con sapienza e orienta al bene. A me è solo richiesta la fede nel Papà a cui devo stringere la mano .
RispondiElimina