mercoledì 26 dicembre 2012

La festa di santo Stefano a Prato


La festa di Santo Stefano a Prato è sempre uno sfavillio di liturgie, di colori, di suoni e di sapori...

27 dicembre, S. Giovanni
L’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. (Gv 20, 2-8)

Accanto alla culla di Gesù, subito dopo santo Stefano primo martire, la liturgia pone san Giovanni, che la tradizione ha identificato con il discepolo prediletto che nell’ultima cena posò il capo sul seno di Gesù. Egli, che gli fu vicino fino all’ultimo, ai piedi della croce, deve essere il più vicino anche alla sua nascita.
Il discepolo “che Gesù amava” arriva “per primo” al sepolcro e per primo crede nella sua risurrezione. Prima dell’amore di Giovanni per Gesù, ciò che gli fa raggiungere questi primati, è l’amore di Gesù per lui, è lui ad aprirgli la strada. In ogni caso è sempre l’amore che mette le ali ai piedi e fa vedere e comprendere.
Il discepolo amato diventa così il modello di ogni credente che arde dal desiderio di incontrare il suo Signore e di aderire totalmente a lui. I segni possono essere piccoli e insignificanti, ma per chi è mosso dall’amore basta poco (i teli posati sulla pietra e il sudario), ma all’amore tutto parla. Anche il segno dato ai pastori è altrettanto piccolo: un bambino avvolto in panni e deposto in una mangiatoia, ma la fede ti fa inginocchiare e credere che quegli è il Figlio di Dio; basta accogliere il suo amore.

2 commenti:

  1. L'amore di Dio per noi si trova in piccoli segni.Per me l'ho sentito nelle gioia del nipotino di 6 anni che trova tra i regali di Natale un Vangelo per i bimbi e dice: "finalmente è arrivato ,era tanto tempo che lo desideravo!" Mi fa tanto riflettere e lo condivido con voi!

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  2. Per vedere Dio sempre e in ogni circostanza abbiamo bisogno di fede e in questo anno della fede pregheremo :" Signore aumenta la nostra fede"

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