domenica 23 dicembre 2012

Benedire Dio per quanto opera

Il presepe di Piazza Navona

24 dicembre. Vangelo del giorno

Benedetto il Signore, Dio d’Israele (Lc 1, 67-79)

L’evento che precede immediatamente la nascita di Gesù – siamo ormai alla sua vigilia – è la nascita di Giovanni il Battista. Al momento di imporgli il nome, Zaccaria, suo padre, scioglie un inno di lode e di profezia, così come aveva fatto Maria con il Magnificat.
Il nome Giovanni, suggerito dall’angelo, significa “Il Signore usa misericordia”, ed è la tenerezza e la misericordia di Dio che qui viene cantata. Prima uno sguardo al passato nel ricordo delle promesse che il Signore ha fatto al suo popolo; poi uno sguardo di fede al presente, nel quale Zaccaria coglie già la presenza del Salvatore; infine la profezia di un futuro nel quale il Dio che viene apparirà come un sole che tutto illumina e come una guida si porrà alla testa del suo popolo. Giovanni sarà strumento di questo meraviglioso piano di salvezza.
Anche noi, assieme a Zaccaria, siamo chiamati a benedire Dio per quanto opera nella nostra vita. Nonostante tanto male e tanti segnali negativi attorno a noi, dobbiamo tenere viva la fede nel Signore che, nella sua tenerezza e misericordia, continua a sorgere ogni giorno come sole nella nostra vita e a guidare la storia. 

1 commento:

  1. Il sole è una realtà così essenziale alla vita sulla terra,è un bene per tutta l'umanità .Come un altro sole viene Gesù che ci scalda e avvolge di tenerezza e al suo calore ci risveglieremo con una gioia incommensurabile.Buon Natale!!

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