domenica 5 maggio 2024

Con i bambini alla scoperta di Gesù Eucaristia

Dopo i santi antichi, da Brigida di Svezia a Giuseppe Calasanzio, i “santi” contemporanei, prima Piccola Sorella Maddalena, oggi Chiara Lubich. Queste due ultime le abbiamo incontrate in case ordinarie: le loro abitazioni romane non sono state trasformate in chiese o luoghi artistici.

Così oggi siamo stati insieme con i soliti bambini, una ventina, più quelli ancora in braccio… accompagnarti dai genitori: una bellissima brigata. La casa di Chiara in via Valnerina a Roma (di cui ho già parlato: https://fabiociardi.blogspot.com/2023/03/via-valnerina-luogo-carismatico.html), oltre a un grande terrazzo ha una piccolissima cappella, e questa è diventata il fulcro del nostro incontro: Gesù Eucaristia.

Ed eccoci alla scoperta della lucetta rossa che indica il luogo dove c’è Gesù, la preghiera per chiedere la sua luce e il suo calore, il racconto del miracolo di Bolsena, e avanti, avanti… con i bambini incantati…

Sì, i bambini sono capaci di mistica, di un rapporto immediato, diretto con Dio. «I bambini – scriveva Chiara il 29 luglio 1949 – sognano sempre: essi fanno una vita finta perché giocano sempre: è l’ingenua aspirazione al Paradiso per il quale sono ed erano fatti. Ma sono più sinceri degli uomini i quali vogliono far della vita finta una vita seria e non lo è…».

«I bambini, i piccolini – dirà poi in una conversazione il 19 agosto 1966 – non sono fatti per le cose normali di questo mondo; i bambini, soprattutto i piccoli e le piccole, sono fatte per le favole, per le fate, per qualche cosa che supera, vorrei dire, la vita quotidiana umana, qualche cosa che va al di là del nostro modo di concepire la vita; qualche cosa di bello ma di più che bello come normalmente si intende, qualche cosa, insomma, che ha del miracoloso». 

Nei bambini è davvero presente il senso del divino. Basta favorirlo, così che vanga alla luce...



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