Le mie visite ai luoghi “carismatici” di Roma mi portano sempre in siti pieni
d’arte, dalle basiliche a nascoste stanze affrescate. Oggi invece siamo stati in
un comune appartamento, in un palazzo come tanti, in un quartiere come tanti… Il
quartiere è detto “africano” perché le strade portano nomi di città e di nazioni
africane. A cominciare dalla stazione della metro B dove siamo scesi: Stazione Libia.
E qui ecco la prima sorpresa: davanti alla biglietteria una targa, in alto, ricorda
la dedica della stazione: “Roma Capitale dedica questa stazione a Chiara Lubich
(1920-2008) fondatrice del Movimento dei Focolari cittadina onoraria di Roma da
dove ha diffuso nel mondo l’ideale della fraternità universale. S.P.Q.R. 14 marzo
2013”. E noi 10 anni dopo eccoci qui, in visita all’appartamento dove lei ha vissuto
dal 1955, per un decennio, e dove è tornata tante altre volte negli anni successivi.
Non ci sono affreschi o stucchi o statue come negli altri luoghi che visito,
ma è comunque un luogo “carismatico”. Un appartamento come tanti, eppure c’è una
minuscola cappellina che assicurava e assicura la presenza costante di Gesù nell’Eucaristia.
In quella cappellina tante esperienze meravigliose. Come quando il 5 marzo
1958 scrisse una famosa pagina: “Il tempo mi sfugge veloce, accetta la mia
vita, Signore! Nel cuore ti tengo, è il tesoro che deve informar le mie mosse.
Tu seguimi, guardami, è tuo l’amare: gioire e patire. Nascosta nel tuo
tabernacolo vivo, lavoro per tutti. Il tocco della mia mano sia tuo, sol tuo l’accento
della mia voce…”.
Lì il pensiero della morte, che le pareva vicina, non la lasciava in pace:
Ed è ancora qui che, poco più di un mese prima di lasciare l’appartamento
per trasferirsi a Rocca di Papa, che scrive quella pagina di diario che ho
riportato pochi giorni fa sempre sul blog: “Qualcuno mi chiama con veemenza in
fondo all’anima ad unirmi a Sé. Sei Tu, mio Dio, al cui pensiero anche in mezzo
a Via Veneto, a Corso d’Italia, dovunque, mi si commuove l’anima fino nel profondo.
E c’è un’oasi in essa, che m’attira come l’unico regno di pace, d’amore... ma così
diversa, così diversa dal resto! Mi chiami, mi richiami, mi attiri, mi vuoi!”.
E così i quattro amici, hanno pensato di festeggiare l’anniversario della
partenza di Chiara per il cielo visitando il suo appartamento in via Valnerina…
Grazie, l'Ideale di Chiara mi ha riportato sulla giusta strada, la strada di Gesù.
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