domenica 7 gennaio 2024

Trasformazione integrale

I giorni di ritiro ad Assisi sono stati una grande gioia. Un gruppo meraviglioso...

Da parte mia ho detto le solite cose... Ne ho la conferma in un mio scritto di 40 anni fa che stasera ritrovo improvvisamente e causalmente e che trascrivo in parte.

10 maggio 1984

Noi siamo fatti per il Soprannaturale. Questa nostra pianta è fatta per portar frutti in Cielo. Noi siamo stati fatti per Iddio. Questa è la nostra vocazione.

Ogni fibra del nostro essere deve bruciarsi, e passare nel divino. Io sento che la nostra trasformazione deve essere integrale. Non è l’anima che è chiamata a divinizzarsi, non la mente, non il cuore, non la volontà, ma tutt’intera la nostra persona.

Gesù ha incontrato e attirato a sé le persone nell’interezza del loro essere. Il rapporto che Gesù aveva con Pietro, Andrea, Giovanni, Giacomo, la Maddalena era un rapporto che li prendeva dentro completamente: parlava al loro cuore, alla loro mente, muoveva la loro volontà, toccava la loro sensibilità psicologica, aveva un contatto fisico con loro: mangiava con loro, lavava i loro piedi, si lasciava bagnare i piedi dalle lacrime, si lasciava baciare, abbracciare.

Tutta la nostra persona con le sue componenti soprannaturali, fisiche, psicologiche... tutto è uscito dalle sue mani e tutto intero deve tornare a lui, purificato, sublimato: io credo la resurrezione della carne...

È per questo che il Verbo si è fatto carne per assumere e introdurre la nostra carne nella divinità. Nella Trinità c’è la nostra carne, la nostra corporeità: il Cristo Risorto!

Per questo Gesù è voluto rimanere in mezzo a noi come carne e sangue. Non rimane solo nella sua Parola perché non si veda che nutra solo la mente, ma rimane nel corpo e nel sangue per dirci che nutre di sé tutto l’arco della nostra vita, tutte le componenti della nostra persona. (...)

Cristo ci prende interamente, a cominciare dal corpo e e interamente ci converte, cioè dirige gradatamente verso di sé tutto di noi, l’affetto, l’intelligenza, la volontà, le doti, le capacità. Inonda questa debolezza con la pienezza della vita. Pane di vita. Nutrimento integrale.



 

2 commenti:

  1. Non sono cose solite le sue parole,i "cieli sono aquarciati e.Dio è tra noi",da voi pastori c'è conferma e testimonianza . Grazie.D.Familisri

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  2. Grande, padre Fabio, sarei stato ad ascoltarti per ore...a parlare di cielo, di paradiso e di noi. Ma siamo ancorati al tempo e bisogna tornare alle usate cose...che oggi però hanno un nuovo sapore e una direzione più precisa e spedita! Grazie per ridirci "le solite cose" ! Sono le cose che restano e che contano! È bello sapere che camminiamo insieme.

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