sabato 16 settembre 2023

Capaci di perdonare perché perdonati

Quanto superficiali quei giornalisti che, a una madre alla quale hanno massacrato il figlio, domandano con disinvoltura: “Lei perdona?”. Come se il perdono fosse la cosa più naturale di questo mondo e non costasse niente. È molto più naturale la vendetta, già proclamata da Lamec nella notte dei tempi: “Sette volte sarà vendicato Caino, / ma Lamec settantasette”. I figli di Lamec sono ancora tra noi e si tramandano di generazione in generazione l’odio e le faide familiari.

Gesù ha interrotto la tradizione umana opponendo settante volte sette perdoni alle settantasette vendette.

Ma come è difficile entrare in questa logica del dono generoso, del superamento del dovuto: “Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Il perdono non va in automatico. Occorre educare il cuore in un esercizio quotidiano per vedere l’altro con occhi nuovi, con gli stessi occhi di Dio, così da scorgervi il disegno che egli hai su di lui. Occorre allenarlo a quell’amore che “tutto scusa, tutto crede, tutto spera”. Occorre il cuore stesso di Gesù per essere come lui “mite e umile di cuore”.

La parabola più bella non è quella del re compassionevole che ascoltiamo nel Vangelo di oggi, ma quella che Gesù ci fa vedere quando, lassù sulla croce, a un’ingiustizia mai perpetrata a tale estremo – uccidere Dio – egli ha risposto perdonando i tuoi uccisori. Non è debolezza il perdono, è coraggio.

E non si può perdonare senza avere sperimentato il perdono a nostra volta. Occorre vivere prima la beatitudini dell’essere perdonati: «Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti» (Romani 4, 7); «Beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!» (Romani 4, 8). Accettare il perdono di Dio è forse una delle cose più difficili. Il pensiero dei peccati torna tante volte e toglie la gioia di andare avanti liberi. Ripiega su sé stessi invece di aprire completante agli altri e al futuro di Dio. Occorre credere nell’Amore, che si manifesta nella misericordia.

Riconoscere con sincerità il nostro peccato, confessarlo con fiducia, e subito accogliere con gratitudine il perdono, ci abilita a perdonare a nostra volta.

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