Di monastero in monastero. Oggi il ritiro ce l’ha guidato San Romualdo tramite i suoi monaci camaldolesi che siamo andati a trovare a Fonte Avellana. Il monastero è stato fondato proprio da San Romualdo alla fine del primo millennio. È poi stato San Pier Damiani a dargli lustro…
Anche questo monastero è perduto nei boschi delle Marche eppure cercato da tante persone specialmente da chi è in difficoltà, da chi si trova a un passaggio fondamentale nella vita, da chi è in ricerca… E cosa trova qui? Accoglienza, ascolto, discrezione. È proprio questo che il Monaco può offrire
Rileggiamo insieme la «Piccola Regola» di san Romualdo, dove la cella assurge a parabola dell’interiorità, della stanza interiore evangelica dove Gesù viene con il Padre, dove si sta insieme in un dialogo silenzioso, dove ci si lascia interrogare dal Vangelo, dove si prendono le decisioni:
“Siedi nella tua cella
come nel paradiso.
Scordati del mondo e
gettatelo dietro le spalle.
Fa’ attenzione ai tuoi
pensieri come un buon pescatore ai pesci.
L’unica via per te si
trova nei Salmi, non lasciarla mai.
Se da poco sei venuto, e
malgrado il tuo primo fervore non riesci a pregare come vorresti, cerca, ora
qua ora là, di cantare i Salmi nel cuore e di capirli con la mente.
Quando ti viene qualche
distrazione, non smettere di leggere; torna in fretta al testo e applica di
nuovo l’intelligenza.
Anzitutto mettiti alla
presenza di Dio come un uomo che sta davanti all’imperatore.
Svuotati di te stesso e
siedi come una piccola creatura, contenta della grazia di Dio; se come una
madre Dio non te la donerà, non gusterai nulla, non avrai nulla da mangiare.”
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