A volte, in uno slancio di
generosità, dichiariamo sinceramente di volere seguire Gesù ovunque, pronti a fare
quello che egli vuoi da noi. Poi, quanto egli ci mostra il cammino da prendere, possiamo restare esitanti, incerti. A volte ci chiede di operare scelte che sembrano attentare la nostra
pace, minare la nostra vita. Davvero dobbiamo “rinnegare”, misconoscere noi
stessi, non prestare più ascolto alle nostre esigenze? Vuole davvero che diamo più valore alla vita dell’altro che alla
nostra? Che amiamo gli altri più di noi stessi, al punto da sacrificarci per
loro? Vuole proprio che perdiamo la nostra vita, e in modo così violento come
nella morte di croce?
Pietro non ce l’ha fatta e ha
cercato di farlo ragionare: "No, così non è possibile!". Egli ha paura non soltanto per Gesù, ma anche per
sé. Sa che se il Maestro dovrà prendere la croce sulle sue spalle, la stessa
sorte toccherà anche a lui. Gli parla in disparte, come un uomo saggio,
superiore, quasi paternalista. Gesù non gli aveva appena detto che sarebbe stato una roccia sicura? Pietro lo aveva appena riconosciuto come il Messia, il Figlio di Dio, ma
chissà come si immaginava che si sarebbe comportato il Messia, il Figlio di Dio,
certamente da gran signore, da re. Essendo al suo seguito, pensava forse di
diventare anche lui un gran signore, un dignitario di corte. Ma il modo di regnare di
Gesù è servire, la sua grandezza farsi schiavo di tutti, fino a morire per noi.
Pietro ha sbagliato mettendosi davanti al Maestro, pretendendo di indicargli la strada da prendere. Fa come saremmo tentati di
fare anche noi quando vorremmo suggerire a Dio quello che secondo noi dovrebbe fare. Il
posto di Pietro, in quanto discepolo, e anche il nostro posto, è quello di stare dietro al Maestro, non
davanti. Lungo tutto il vangelo Gesù cammina avanti e i discepoli lo seguono. Quello
il nostro posto: aver fiducia in lui che apri la strada; aver fiducia anche se
il cammino che ci propone ci paresse assurdo. Andargli dietro comunque.
Dovremmo dunque rinnegare noi stessi, cercare la croce? No, la croce non si cerca, la si prende eventualmente quando ci viene caricata sulle spalle. Più semplicemente, invece di precedere con la pretesa di sapere noi la strada giusta per avere la vita, occorrerà seguire l’itinerario che Dio ci indica momento per momento. Scegliere ciò che Dio vuole, fidandoci di lui. E' così che si trova la vita vera e ci si realizza in pienezza.
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