“Temevo... l’incontrare un buono che non fosse bello”.
È uno dei tanti bagliori che sprigionano dal libro di straordinaria
bellezza che sto leggendo: bello per il contento, bello per la scrittura: Ti
ho chiamato per nome. Un’autobiografia, di Serenella Sharry Silvi. Un libro
che racconta la ricerca sofferta e ostinata del senso della vita, in una
insoddisfazione crescente, nel naufragio d’ogni illusione, fino all’approdo
agognato.
Quel buono che non soddisfa se non è bello, spiega perché
tante ricerche restano senza risultato, perché tante persone si allontanano dal bene. È
l’invito a testimoniare una verità bella, una bontà raggiante.
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