Oggi Gregorio di Nissa mi ha
suggerito: «La felicità non consiste nel conoscere qualche verità su Dio, ma
nell’avere Dio in se stessi».
E Dante, nel suo Paradiso:
Questo decreto, frate, sta sepulto
a li occhi di ciascuno il cui ingegno
ne la fiamma d’amor non è adulto.
A dire che certe profondità
non sono accessibili se non a una mente “adulta”, ossia cresciuta e maturata
nell’amore, infiammata d’amore. Certe cose non si possono comprendere se non
con l’amore.
E Gregorio Magno: «amor ipse notitia est», l’amore stesso è conoscenza, porta con sé una
logica nuova.
E più semplicemente Gesù: «A
chi mi ama mi manifesterò».
È questa la sapienza, la conoscenza vera.
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