venerdì 28 agosto 2020

Norcia. Soltanto il carisma rimane...


Molte case e palazzi sono lesionati dal terremoto, ma le chiese sono tutte irrimediabilmente crollate. A cominciare da quella di san Benedetto.
Non avrei mai pensato di giungere finalmente fino a Norcia. È la prima volta che entro in questa piccola città raccolta da mura di luce.

Mi torna subito alla mente il libro di Ruiz, Il filo infinito:
“Le rovine della Cattedrale… Dietro il rosone, la navata non c’era più.
Fu lì che vidi la statua… al centro della piazza. Mostrava un uomo dalla barba venerabile e dalla larga tunica, sollevava il braccio destro come per indicare qualcosa fra cielo e Terra. Era intatta in mezzo alla distruzione, e portava la scritta SAN BENEDETTO, PATRONO D’EUROPA. Fu un tuffo al cuore. Fino a quel momento non avevo minimamente pensato al Santo e al suo rapporto con Norcia, con il terremoto, con la terra madre del Continente cui appartenevo”.


Contrariamente a Rumiz per me Norcia è sempre stata san Benedetto, ma anche a me, come a lui, fa impressione l’ergersi della sua statua in mezzo alle rovine della cattedrale e della chiesa a lui dedicata.
Tutto è crollato, rimane soltanto il suo carisma.

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