venerdì 7 agosto 2020

La mostra di Raffaello



Si può rimanere in ogni sala espositiva soltanto 5 minuti. Allo scadere del tempo il suono di un gong invita a passare nella sala successiva. È già tanto in questa situazione di pandemia, che ha visto la mostra chiusa per mesi…
In alcune stanze vorresti comunque rimanere più a lungo. Raffaello imprimere nelle sue opera una delicatezza e una bellezza che domandano di fermarsi a contemplarle a lungo. Oppure a pregare, come ho fatto davanti all’immagine di una delle più famose Madonne con Bambino: è nata per essere pregata!

La Mostra alle Scuderie del Quirinale è articolata in maniera originale, ripercorrendo a ritroso lavventura creativa di Raffaello, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, a Urbino.
Inizia con un quadro dell’Ottocento che ritrae la morte del pittore, avvenuta il 6 aprile 1520 a Roma, quando Raffaele Sanzio ha appena trentasette anni. La città si fermò nella commozione e nel rimpianto, mentre la notizia della scomparsa si diffuse con incredibile rapidità in tutte le corti europee. Al capezzale del letto fu posta la sua ultima opera, la Trasfigurazione, cifra del suo talento. Nel 2012 potei ammirarla lungo e con calma, nei Musei vaticani, in occasione della presentazione di un libro nella pinacoteca.


Altre opere le ho viste qua e là, in vari musei, ma ora sono qui raccolte, assieme ai disegni a matita, agli schizzi dei monumenti dell'antica Roma... e testimoniano del suo genio.
Dovremmo essere sempre avvolti dalla bellezza.

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