venerdì 21 agosto 2020

Maria Regina, una madre che sa e che può



“Cosa gridano là fuori?”
“Il popolo chiede il pane”.
“Perché?”
“Perché non hanno più pane”.
“Che mangino brioche”.
Chissà se questo famoso dialogo è mai avvenuto. In ogni caso la regina Maria Antonietta era molto lontana dal suo popolo. E ci rimise la testa.
Sono tanti, purtroppo, i politici che vivono lontano dal popolo, senza capirne le esigenze.
Forse per questo la festa di oggi, “Maria Regina”, non è molto sentita.
“È più madre che regina”, si ripete spesso, senza capire il significato di questo titolo.

Nell’antichità il re era colui che si prendeva cura dei poveri e difendeva la causa dei più deboli e indifesi.
Maria è una regina all’antica, di quelle che ha conosciuto da vicino tutte le miserie umane, le ha vissute in prima persona, e quindi sa capire il suo popolo. La sua regalità è il compimento di tutto il suo cammino, l'umile serva del Signore, passando per la croce, giunge alla pienezza della sua vocazione.
Quante volte è stata rappresentata in paradiso, seduta in trono e incoronata da suo Figlio, che la fa in tutto simile a sé. A cominciare dal mosaico dell’abside della prima chiesa dedicata alla Madonna, Santa Maria Maggiore a Roma.
Qualcuno, in nome di non si sa quale populismo, vorrebbe togliere la corona alla Madonna, mentre uno dei gesti più sentiti dalla pietà popolare è proprio quello di incoronare le sue immagini.

Ogni giorno, nella mia preghiera, chiedo a Gesù quello che Maria Regina chiederebbe se fosse al mio posto. Lei dall’alto vede meglio e di più, penetra nei cuori della sua gente, sa di cosa ha bisogno e intercede per noi: è una che può!
E' una madre che sa ed è una regina che può.
Mi piace avere una madre-regina, una che sa e che può.

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