È un
gioiello: completamente affrescata con grottesche e piccoli quadri
paesaggistici.
In
affetti sarebbero soltanto degli scarabocchi che Raffaello e i pittori della
sua scuola tracciavano per provare i colori che avrebbero poi impiegato per affrescare
le logge vaticane.
Per
arrivare fin lì, proprio all’estremità del Palazzo apostolico, occorre
percorrere la terza loggia, con le pareti dipende con le carte geografiche del
mondo intero, e con le volte che obbligano a camminare col naso all’insù. Ma si
possono percorrere anche la prima e la seconda loggia, ognuna in gara con l’altra…
Per
rimettersi dallo stordimento di tanta bellezza, giunti nella “stanzetta” con le prove di colore di Raffaello, ci si può affacciare sul terrazzo… Allora viene
proprio il capogiro, non per l’altezza, ma per lo spettacolo della piazza san Pietro e di tutta Roma che
si para davanti.
Ogni
tanto fa bene rifarsi gli occhi…
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