mercoledì 13 giugno 2018

E chi li ferma gli Oblati



Da alcuni giorni sono ad Aix, la patria degli Oblati. Ho rivisto l’antica foto che ritrae la nostra chiesa della Missione con il tram Aix-Marsiglia che passa davanti. La chiesa è chiusa al pubblico, sulla porta, come sulla porta di casa degli Oblati, vi sono manifesti pubblicitari. 
Gli Oblati sono stati espulsi dalla Francia nel 1880, grazie alle leggi anticlericali, ma sono rientrati dalla finestra. Sono andati ad abitare poco distanti, nella casa di campagna di sant’Eugenio, l’Enclos, dove si sono portati i “tesori di famiglia”, l’altare dei voti e la statua dell’Immacolata. Da lì prestavano servizio alla vicina chiesa di Notre-Dame de la Seds. La chiesa della Missione restava sigillata, ma gli Oblati e la gente passavano dal chiostro ed entravano in chiesa per la messa.

Con la seconda espulsione del 1903 gli Oblati fecero in tempo a mandare a Roma l’altare dei voti e la statua dell’Immacolata e andarono ad abitare, come semplici cittadini, poco distante, al n. 39 in via Cardinal, mantenendo viva la presenza oblata in città.

Soltanto dopo la guerra, il 14 settembre 1921 gli Oblati tornarono nella loro casa e poterono riaprire la chiesa l’11 luglio 1922, con una grande celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Aix.
Non ci ferma nessuno…


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