mercoledì 20 giugno 2018

La lettera arrivata dopo 75 anni



La lettera che mio padre aveva scritto alla famiglia il 30 gennaio 1943 è appena arrivata a destinazione. Con 75 anni di ritardo ma è arrivata.
L’aveva scritta dalla Corsica dove si trovava per le operazioni di guerra. Di quel periodo avevamo soltanto una delle molte lettere che scriveva a casa, indirizzandole sempre alla mamma.
In questa del 30 gennaio mandava una foto che però è sparita.
Il ritrovamento della lettera è opera di Andrea Godi, mio cugino, appassionato di antichità.

È stato un tonfo al cuore vedere sulla busta la calligrafia del babbo, invariata lungo tutta la sua vita, mentre la lettera è scritta a macchina come ha sempre fatto. L’intestazione è tipica: Pace e Bene, WWW Cristo Re. E la firma: Leonello T[erziario] F[rancescano]


Sul periodo vissuto in Corsica ci ha lasciato un memoriale ricco di particolari, che si rilegge sempre con piacere. Più di 50 anni fa ha portato tutta la nostra famiglia su quei luoghi che gli erano diventati particolarmente cari. Quando ormai era anziano e ammalato sono stato io a portalo fino al santuario mariano de Lavasina, a tre chilometri da Bastia, dove da militare andava a pregare.
Perché questa è stata una costante di tutta la sua vita militare, trovare le chiese e i luoghi più santi dove poter andare a messa e pregare, e trovare gruppi di giovani con i quali condividere la sua fede.
Già da allora si esercitava a raccogliere e conservare nel cuore «una frase in una predica, un ricordo in una gita, un pensiero in un libro. C’è sempre qualcosa che si ricorda in modo particolare ed allora teniamolo in mente, ricordiamolo spesso».

Chissà che con questa lettera non voglia dire anche a noi di custodire in cuore le cose belle…


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