I
suoi dicevano: «È fuori di sé»... «Chi è mia madre e chi sono i miei
fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse:
«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per
me è fratello, sorella e madre». (Mc 3, 20-35)
«È fuori di sé», dicevano i suoi
parenti.
Avevano ragione. Gesù era così infuocato dall’amore di Dio da compiere follie.
Era animato dal fuoco dello
Spirito che lo faceva ardere d’amore per la sua gente, al punto da fargli
dimenticare di mangiare per dare loro il pane della Parola.
Era fuori di sé, letteralmente, perché tutto
proiettato negli altri.
Erano i suoi parenti a
essere “fuori di sé”.
Pretendevano che Gesù li
seguissi, suggerendogli cosa dire e come agire, mandandolo a chiamare «stando
fuori». Parenti e scribi non capiscono la novità di cui Gesù è portatore. Non
capiscono perché “stanno fuori”, senza entrare nella novità del suo annuncio.
Non capiscono perché vogliono che sia lui a seguire loro, invece che essere
loro a seguire lui.
Dobbiamo seguirlo, anche
quando sembra irragionevole.
Non è follia la richiesta di
amare i nemici, di far del bene a chi ci fa del male?
Non è follia proclamare
beati i poveri e i perseguitati?
Non è follia la richiesta di
seguirti, prendendo su di noi la croce, fino a dare la vita per gli altri?
Non possiamo capire finché
rimaniamo fuori e non entriamo in casa e ci poniamo in ascolto delle sue parole
e contempliamo i suoi gesti.
Per intendere le sue parole
occorre viverle.
Chi farà parte della sua
vera famiglia, così da capirlo veramente?
Chi gli sarà madre,
fratello, sorella?
Soltanto chi fa la volontà
di Dio, quella che Gesù rivela con le sue parole e le sue azioni.
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