martedì 29 ottobre 2013

Sri Lanka interreligioso


Ho scritto un articolo sullo Sri Lanka per Città Nuova.
Mi sono accorto che ho ancora davanti agli occhi quel mondo.
L'inizio è... interreligioso:

Il benvenuto all’aeroporto lo dà una grande statua del Buddha che campeggia nella hall d’accoglienza dei passeggeri. Penso per un attimo all’effetto che farebbe a Fiumicino la statua del Sacro Cuore… Ma qui siamo nello Sri Lanka, dove la religione – il Buddhismo, così almeno appare subito evidente – è parte essenziale dell’identità nazionale.
Appena in città il canto che giunge dalle moschee mi ricorda che è la festa della fine del digiuno del Ramadan, il momento più sacro per i musulmani. Che sia l’Islam la religione dello Sri Lanka?
A Colombo sono soltanto di passaggio, ma già il primo giorno mi imbatto in uno dei santuari più famosi della città, la chiesa di sant’Antonio da Padova. Entro e sono travolto dalla fila di persone che si affollano davanti alla statua del santo per toccarlo, portarsi le mani al volto in segno di benedizione, lasciare un fiore, accendere una candela. Che sia il cristianesimo la religione dello Sri Lanka? Ma proprio davanti alla chiesa vedo un tempio indu.

Al tramonto due passi lungo canale che sbocca nell’oceano mi fanno incontrare famiglie che passeggiano, bambini che giocano, pescatori che rammendano le reti, donne anziane sedute che recitano insieme il rosario buddhista… mentre una grande statua di sant’Antonio, collocata sotto l’albero dell’illuminazione del Buddha, benedice tutti, senza distinzione di religioni. 

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