Alcuni sono zulu, altri bianchi discendenti da europei immigrati da
generazioni, altri di origine indiana. Sono gli Oblati con i quali sto facendo
il ritiro qui a Durban. Ma ce n’è anche uno venuto missionario dal Congo, un
altro dello Zimbabwe, un altro ancora del Lesotho.
Rispecchiano la varietà del
Sud Africa: culture diverse eppure un solo popolo. Si sono scannati a vicenda,
riappacificati, guardati male… Non è una facile convivenza eppure, bene o male,
ci sono riusciti. Sono un insegnamento per tanti.
Sul mio “Il Sole 24 Ore” del 1 settembre ho letto: “Com’è noto, la
genetica delle popolazioni ha dimostrato che siamo tutti discendenti dai primi
africani. Tutti, anche i padani. Gli studi sul Dna di migliaia di persone hanno
dimostrato che i primi umani abitavano in Africa, che lì hanno continuato a
evolvere per almeno centomila anni, e solo circa sessantamila anni fa hanno
sciamato negli altri continenti”.
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