“È facile punire i più deboli, ma i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque”.
Penso che tutti sono stati colpiti da queste parole
dette dal papa ieri all’udienza, riferendosi ai carcerati.
Ha detto anche altre cose belle, più da papa, del
tipo: “Il Signore è dentro con loro. Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna; Lui è lì, piange con loro, lavora con
loro, spera con loro; il suo amore paterno e materno arriva dappertutto.
Anche Lui è un carcerato, ancora oggi, carcerato dei nostri egoismi, dei nostri
sistemi, di tante ingiustizie”.
Ma quella verità che i “pesci piccoli” sono
in carcere mentre i “pesci grossi” se la cavano sempre, è così lampante e
condivisa da tutti, che questa mattina ho sentito uno che diceva: “Con quello
che dice questo papa, quasi quasi torno ad essere cattolico!”
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