giovedì 3 ottobre 2013

E San Pietro spunta da Pineta Sacchetti


Uno dei polmoni della città, il parco della Pineta Sacchetti ha un volto un po’ selvaggio. Quando la famiglia che le dietro il nome edificò la propria villa nel 1600 doveva essere molto curato. Oggi, dopo essere passato al principe Alessandro Torlonia nel 1861, è finalmente del Comune di Roma e tutti possiamo godercelo.
Pini stentati, ossuti, contorti, con chiome spelacchiate fanno ombra quanto basta per passeggiare tranquilli anche sotto il sole d’estate. Il parco prosegue su terreni sconnessi, tra erbacce che costituiscono una rinomata oasi naturalistica di notevole importanza (vi sono state censite ben 600 specie vegetali e 71 specie di uccelli). Si distende a perdita d’occhio, scendendo lungo la Valle dell'Inferno, per poi risalire su verso il colle Vaticano (interessante questo accostamento – nel senso che sono contigui – tra Valle dell’Inferno e Vaticano!).
Mi immagino i pellegrini di una volta che venivano a Roma sulla tomba di san Pietro e, giunti quassù, in piena campagna romana, intravedevano per la prima volta la grande cupola di Michelangelo. Doveva essere un’emozione straordinaria… come lo è ancora. Non mi stanco mai, passeggiando per la pineta, dell’apparizione improvvisa di San Pietro, che fa capolino tra le macchie di verde.
Posso invitarvi ad una passeggiata?


1 commento:

  1. Si ,a questa passeggiata ,anche se virtuale,vengo volentieri, per intravadere la cupola di San Pietro che scende nella valle dell'inferno .Il Cielo continua la sua traiettoria discendente verso l'umanità per darci la mano a risalire verso il Cielo

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