Domenica delle missioni in Sud Africa!
Concelebro alla messa delle 8, in inglese. I presenti sono tutti
bianchi. I canti, seguiti sullo schermo e con la partecipazione di tutti, sono
accompagnati dalle chitarre. All’inizio i bambini si presentano davanti all’altare
per la benedizione, poi vanno nella loro sala di catechismo fino all’offertorio.
All’omelia una suora nera parla della sua vocazione missionaria; strappa gli
applausi.
Al termine alcuni laici danno gli avvisi e uno di loro proietta le
diapositive del pellegrinaggio ad un santuario mariano qui in Sud Africa, raccontando
la sua esperienza. Anche altri prendono la parola con le loro esperienza. Vengono
ora davanti all’altare tre famiglie che ricevono l’immagine della Madonna e che
per il prossimo mese diranno il rosario in casa con le famiglie vicine. Infine
si presentano a tutta la comunità e bambini che prossimamente faranno la prima
comunione.
L’atmosfera è di famiglia. Si vede che è una parrocchia molto
affiatata. La messa è durata un’ora e mezza. Tutti si spostano nella saletta
accanto per il caffè con i biscotti e rimangono ancora a lungo.
È ora la volta della messa in zulu. Tutti i presenti sono neri. Ci sono
le Figlie di Maria vestite di bianco, le donne di Sant’Anna con le mantelle
scure… I canti sono accompagnati dai tamburi e altri strumenti a percussione,
dai gridolini delle donne, dal movimenti ondulati. Basterà guardare a ascoltare
il Gloria:
Il Kyrie invece è senza strumenti, esempio di polifonia africana:
Dopo la messa rimangono attorno alla chiesa più a lungo dei bianchi,
poi in gruppetti vanno a trovare i poveri… Per ricavare soldi per le opere
sociali non vendono le torte fuori della chiesa, come si fa abitualmente, ma
verdure portate dagli orti…
Forse abbiamo qualcosa da imparare anche per le nostre parrocchie.
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