“Perché vieni all’udienza?” chiedo
all’amico indiano con il quale sto scendendo a Piazza San Pietro. “Per aiutarlo
a salire sul monte!” Domenica,
all’Angelus, papa Benedetto aveva detto che si era sentito chiamare a “salire
sul monte, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione”.
Mi sembra una felice coincidenza che
la prima lettura dell’Ufficio di oggi riporti il racconto di Mosè che, durante
la battaglia con gli Amaleciti, sale sul monte e prega per il suo popolo;
poiché non si stanca di tenere le braccia alzare, Aronne da una parte e Core
dall’altra gliele sostengono…
Arriviamo due ore prima dell’udienza
del mercoledì: sarà l’ultima di questo papa. La piazza è già piena, ma troviamo
facilmente posto. Poco dopo si siede accanto a me una ragazza che si presenta.
Viene dalla Svezia. “Sei a Roma in vacanza?” le domando. “No, sono arrivata
ieri per partecipare all’udienza. Domani riparto. Mi ero proposta di venire a
Roma quando il papa sarebbe morto, ma questo papa non muore, allora sono venuta
a salutarlo per l’ultima volta”. Durante l’udienza la vedo piangere; non è la
sola.
La piazza si colora, si anima.
Sventolano bandiere di tutti i Paesi, si innalzano striscioni di parrocchie e
associazioni o con parole rivolte al papa, i vari gruppi improvvisano canti,
dal “Salve Regina” a “Volare”, i giovani, numerosissimi, si fanno sentire con i
loro slogan. È una grande festa, a dimostrazione di quello che il Papa dirà nel
suo discorso: “Il Papa non è
mai solo, ora lo sperimento ancora una volta in un modo così grande che tocca
il cuore. Il Papa appartiene a tutti e tantissime persone si sentono molto
vicine a lui… Qui si può toccare con mano che cosa sia Chiesa – non
un’organizzazione, non un’associazione per fini religiosi o umanitari, ma un
corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, che
ci unisce tutti”.
Piazza san Pietro e via della Conciliazione questa mattina sono una
espressione di questo corpo vivo, di questa fraternità sincera: un unico
abbraccio al Papa che non abbandona la croce - come ha proclamato al mondo
intero -, ma resta in modo nuovo presso il Signore Crocifisso.
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