Nel deserto iniziava il grande
cammino dei quaranta giorni che avrebbe condotto i solitari fino alla Pasqua di
morte e risurrezione del Signore. Anche Mosé ed Elia, prima di vedere Dio
faccia a faccia, avevano vissuto i loro quaranta giorni di deserto. Lo stesso
Signore, guidato dallo Spirito, aveva compiuto il ritiro dei quaranta giorni in
preparazione alla missione pubblica.
Giorni di digiuno e di penitenza. “Ma
posso digiunare e fare penitenza più di quanto non ne faccia abitualmente?”, di
domandò apa Pafnunzio. Cosa gli chiedeva quell’anno il Signore per il grande
cammino dei quaranta giorni?
Come al solito si prostrò in silenzio
davanti all’icona che irradiava luce nella cella oscura. Dove lo avrebbe
condotto il ritiro quadrigesimale? Al compimento dell’ORA che Gesù aveva atteso
tutta la vita e verso la quale era proteso. Al termine dei quaranta giorni,
nella notte della Cena, avrebbe ascoltato la preghiera che Gesù rivolgeva al
Padre e che iniziava proprio con le parole: “È venuta l’ORA”.
Perché non lasciare che fosse
proprio quella preghiera finale, per la quale Gesù aveva vissuto, a guidare il
proprio cammino così come aveva guidato quello del Maestro?
Pensò di recitarla mentalmente,
sapendola ormai a memoria. Sì, quella preghiera lo avrebbe accompagnato lungo
la Quaresima.
Ma quella sera si fermò prima ancora
dell’inizio della preghiera, là dove l’evangelista Giovanni diceva: “Gesù, alzati
gli occhi al cielo…”. Se voleva parlare al Padre suo, Gesù doveva guardare al cielo.
Aveva alzato gli occhi al cielo anche prima di pregare il Padre per la risurrezione di Lazzaro e per la moltiplicazione dei pani. Doveva staccarsi dalla terra e tornare a
casa, su nel cielo. Non era questo anche l’invito di Paolo? “Cercate le cose di
lassù… pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra”.
Quella
sera apa Pafnunzio si perse nel cielo del Padre. Era iniziata la sua Quaresima.
Sono contenta che sia ritornato apa Pafnunzio che ci invita a seguirlo nei propositi di camminare verso la Pasqua con lo sguardo rivolto al cielo.Questo C I E L O è dentro di me e mi consola in ogni difficoltà della vita.Grazie apa Pafnunzio e buona quaresima .
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