Ancora una giornata intera con le suore a Kaunas per
andare in profondità nell’anno della fede. Sono ormai 200 le religiose presenti,
un bel numero se si considera che in tutta la Lituania sono 750. Dalla gelida
chiesa dei francescani oggi siamo passati alla freddissima cappella del
seminario. Ma il “clima” dell’incontro è incandescente. E suore sono
contentissime.
Questa volta non ho tempo di passeggiare per la bella cittadina di Kaunas, come ho potuto fare altre volte nel passato. Basta uno sguardo al vecchio
castello e poi via, verso altre mete lituane…
Con le studenti del Claretianum |
E apa Pafnunzio? Per tutta la
giornata ha ruminato un’altra parola della preghiera che Gesù rivolse al Padre al termine dell’ultima
cena con i suoi discepoli. “Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare”. La gloria, come aveva meditato
nei giorni precidenti, era la vita stessa che si comunicavano reciprocamente il
Padre e il Figlio, era il loro reciproco amore. Ma l’amore per Dio non è
semplice sentimento: è compiere la volontà di Dio. Gesù dà gloria al Padre attuando
il suo piano d’amore, anche quando, pochi momenti dopo la preghiera, la volontà
di Dio si manifesterà in tutta la sua drammaticità, al punto che chiederà: “Se
puoi, allontana da me questo calice”, subito pronto a rimettersi al progetto
del Padre: “Non però la mia, ma la tua volontà sia fatta”. Cristo si
è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce. In questa obbedienza
ha vissuto il rapporto di comunione con il Padre, gli ha dato gloria. Per
questa obbedienza siamo stati salvati.
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