Il convento di Padre Severinas |
I mattoni
di padre Severino
A Kaunas la
massiccia fortezza di Vytautas è in mattoni, come la chiesa accanto e il
convento dei frati. Un Paese appena ondulato, senza pietre, la cui più alta
montagna è di 220 metri, costruisce col mattone. Padre Severino venne qui
subito dopo l’indipendenza per restaurare l’antico convento, ridotto in rovina
dalla incuria del precedente regime. La chiesa era stata adibita a deposito di
medicinali. Tolse con pazienza l’intonaco, riportò alla luce marroni e archi e
finestre gotiche. Ma un convento non è tale senza i frati. L’opera sua più
grande non è stata il restauro del convento, ma la rinascita dei Francescani.
La chiesa dei Francescani a Kaunas |
Tutti
pensavano che cinquant’anni di comunismo sovietico avessero estirpato per
sempre la vita religiosa. Frati e suore erano stati dispersi, imprigionati,
deportati. Proibiti nuovi ingressi. Monasteri, conventi, case religiose erano
stati distrutti, confiscati, lasciati andare in rovina o trasformati in centri
psichiatrici, depositi di materiali più vari. I pochi religiosi rimasti erano
ancora visibili, ma si erano trasformati in clero diocesano, strettamente
legato a una parrocchia. Impensabile che le religiose esistessero ancora. Ma,
come il grano germina sotto la neve, nella clandestinità, sotto la crosta della
repressione atea, erano nate e cresciute nuove vocazioni. E’ bastata la
primavera della libertà per veder spuntare da ogni parte religiosi e religiose.
Anche
questa volta ritrovo p. Severino al suo posto, fedele trasmettitore di un
antico patrimonio di sapienza. Adesso i Francescani sono il gruppo più numeroso
dei religiosi lituani.
Nessun commento:
Posta un commento