“La Bibbia come storia di
migrazioni, di errori, cadute, schiavitù, cammini di liberazione, fraternità e
odii; storia della sapienza come arte del vivere; storia dell’uomo, dei suoi
sentimenti, culture, sogni, linguaggi…” Così la professoressa Concetta Sirna esordisce
presentando il libro La storia di Dio e
la mia. La serata è iniziata con la proiezione di una serie di foto,
preparata dagli organizzatori, che mi ritraggono nelle più varie parte del
mondo (avranno saccheggiato il mio blog). Poi l’intervista, il mio racconto
sull’esperienza cubana che ha originato il libro, gli intervalli musicali, i
video… Due ore passano in un batter d’occhio. L’attenzione è altissima e alla
fine esplode la gioia.
La presentazione del libro si è
tenuta nel Palazzo della Regione, a Messina, nella prestigiosa Sala degli
specchi (“Il luogo più adatto per la riflessione”,
al dire di Francesco Volpintesta). 150 i presenti. 70 i libri venduti, ossia
tutti quelli disponibili, anche se altre copie erano richieste. Gli immancabili
autografi…
Per me è l’occasione di incontrare antiche
amicizie e per conoscere persone nuove. Per tutti un tuffo nel mondo della Bibbia,
per ritrovare “lo stile del Vangelo” e la gioia di poterci dire cristiani.
Risuona bene la conclusione del libro: “Al di là
di ogni ideologia le parole di Gesù sono parole di verità che possono renderci
veri e autentici; i suoi gesti sono lezioni eloquenti che ci insegnano come
vivere per essere come dobbiamo essere, come vorremmo essere. Il Libro che li
accoglie e li narra è capace di comunicare la vita, di farci vivere”.
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