Il mirto di Dante |
Dalla vicina Villa di Camerata, di
sua proprietà, Dante Alighieri passeggiava fin sotto il mirto che oggi è nel
parco di Villa Stella e lì si fermava, sentendosi particolarmente ispirato nel comporre le sue
rime del dolce stil nuovo. Lì la più bella vista su Firenze e sulle colline di
Fiesole. Lì oggi mi sono incontrato con 120 dei giovani e adulti della zona
legati dal carisma oblato. Persone che cercano un nuovo dolce stile di vita,
basato sul Vangelo; persone appassionate di Gesù e della missione. Assieme abbiamo parlato
della fede nel Figlio di Dio fatto uomo, una fede non teorica o astratta, ma vissuta
nella risposta alla sua chiamata, nell’adesione alle sue parole, nel
coinvolgimento nel suo mistero d’amore espresso pienamente sulla croce.
Come mi sono suonate vere le parole
di Ignazio di Antiochia della liturgia di oggi; vere e che posso rivolgere
sinceramente a questa nostra gente della comunità di Firenze, come Ignazio le
rivolgeva alla comunità di Smirne: “Ho visto che siete fondati su una fede
incrollabile, come se foste inchiodati, carne e spirito, alla croce del Signore
Gesù Cristo, e che siete pieni di carità nel sangue di Cristo”.
Nessun commento:
Posta un commento