venerdì 5 ottobre 2012

I luoghi della nuova evangelizzazione




Nel 1974 Paolo VI guidò il Sinodo dei vescovi sulla evangelizzazione. Partecipai, come diacono, alla messa da lui presieduta nella Cappella Sistina. Si può mai dimenticare un momento come quello? In ogni caso a ricordarmelo ci sono le foto di allora… Un anno dopo, come frutto del Sinodo, il papa ci diede la straordinaria enciclica Evangelii nuntiandi.
Sono passati quasi quarant’anni ed ecco che fra due giorni Benedetto XVI apre il Sinodo sulla nuova evangelizzazione. Chissà che bella enciclica ci darà questa volta il papa…
In attesa, azzardo qualcosa sui luoghi della nuova evangelizzazione. Mi sembra siano quelli della presenza nel mondo del lavoro, della scuola, della sanità, del sport, della presenza nella famiglia, nel quartiere, in internet. Le azioni sono quelle di ogni giorno, anche le più semplici. Le persone alle quali essa si indirizza sono quelle con le quali si vive, si lavora, si gioca, quelle con le quali ci si incontra, dal giornalaio al farmacista, dal parrucchiere agli inquilini del palazzo, ai vicini di casa.
Con esse si è chiamati a creare rapporti di amicizia, mossi da un atteggiamento positivo, di simpatia, di apertura verso ciascuno. Non si tratta soltanto di gentilezza, cordialità, buone educazione, ma di quell’autentico comportamento evangelico che porta a interessarsi fino in fondo dell’altro, che si pone in ascolto attento e amoroso delle sue difficoltà, delle prove, delle esigenze, delle gioie e della festa, fino alla condivisione.
È quando era chiesto dall’esortazione apostolica Christifideles laici per superare la frattura tra Vangelo e vita e ricomporre “nella loro quotidiana attività in famiglia, sul lavoro e nella società, l’unità di una vita che nel Vangelo trova ispirazione e forza per realizzarsi in pienezza” (n. 34).

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