Le tre comunità oblate che abitano a
Roma, in via Aurelia 290 – unite e distinte sul modello della Santissima
Trinità – oggi si sono incontrare insieme per iniziare il nuovo anno: la
comunità del Consiglio generale, quella della casa generalizia, quello dello
scolasticato internazionale. Siamo 67 Oblati provenienti da più di 20 nazioni
dei 5 continenti.
Gli Oblati. Ma che bella vocazione!
Sono missionari: continuano l’opera di Cristo e degli Apostoli. Sono chiamati
ad andare ovunque, insieme, in comunità, ad «annunciare chi è Cristo». Sono
Oblati, ossia donati totalmente, senza condizioni e senza ritorno, a quel Dio
cui già appartengono e di cui si professiamo creature, frutto del suo amore
eterno. Oblati, fatti olocausto, immolazione di tutto il proprio essere a quel
Dio che si è dato a loro interamente nel Figlio suo. Oblati, risposta d’amore
all’amore con cui Cristo Gesù «mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2, 20), dedizione radicale, senza
riserva, alla sua opera nell’adempimento della sua missione. E sono di Maria
Immacolata, sono offerti come lei, sul modello di lei; offerti da lei e in lei, a lei uniti nella
sua stessa adesione a Cristo; con lei vivono la loro missione con lei.
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