Mi colpirono subito i suoi piedi grandi. Ero un bambino quando nel Duomo di Prato, nella cappella del Sacramento, fu collocata una vetrata con Gesù che spezza il pane a Emmaus.
Questa mattina sono
stato a vedere di nuovo quella vetrata. Mi piacerebbe sapere dell’autore, ma non ne trovo
traccia nei libri che ho a disposizione.
I piedi di Gesù sono sempre grandi,
come allora… Proprio adatti ad un viandante!
Il racconto di Luce è un po’ controtendenza:
l’incontro con il Risorto non avviene nei luoghi abituali, non con le persone
più vicine come le donne e gli Undici. Avviene quasi casualmente per strada e
nemmeno una di quelle battute normalmente dal Maestro, e con due personaggi
oscuri, di cui la tradizione ha tramandato un nome soltanto, Cleofa. I due si
allontanano dal cuore dell’evento di Pasqua e dal gruppo dei discepoli, quasi
una scissione, un gettare la spugna.
Gesù «si avvicinò» e «camminava con
loro». Sono verbi di movimento. Essi si allontanano ed egli si avvicina. Gesù sembra
il buon pastore che va in cerca della pecora smarrita e la trova su una strada
di periferia. Si avvicina e fa il cammino con loro. Solitamente è il contrario:
egli è il Maestro che tutti seguono. Ora, per amore dei due dispersi, smarriti
e tristi, egli si fa discepolo e li segue sulla loro strada. L’amore mette
l’altro al primo posto e si pone a suo servizio.
Gesù si interessa davvero a loro, entra
nel loro dolore. È il primo passo necessario per poi offrire la sua luce. Dopo
essersi fatto “uno” con loro, può renderli coscienti di quanto siano sciocchi e
tardi di cuore. È un rimprovero che fa loro bene, che li scuote. Lo accettano
volentieri, perché proviene da qualcuno che si è interessato sinceramente a
loro, che li ha ascoltati, che ha condiviso il senso di frustrazione e di
fallimento. Lo sentono vicino e amico. Allora il Risorto comincia a parlare e spiega
le Scritture! Davvero il Maestro! Camminano lungo la strada e insieme camminano
lungo le Scritture e a mano a mano che il Risorto le commenta il cuore degli ascoltatori
si scalda fino ad ardere in petto.
È la vita della Chiesa di sempre, di
ieri come di oggi. Gesù ci raggiunge là dove siamo, anche nei luoghi più
periferici e più comuni, nella vita di ogni giorno. Non va necessariamente da
persone importanti, va da un certo Cleofa, un uomo qualsiasi, persona anonima
come il suo compagno, come lo siamo anche tutti noi. Ovunque ci troviamo -
anche nella tristezza, nel peccato - cammina con noi, con i suoi piedi grandi!, vero compagno di viaggio, condivide ogni sofferenza
e delusione, ci illumina con la sua presenza e con la sua parola per ricondurci
sulla buona via, all’unità con i fratelli.
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