La basilica di san Marco? Quella di Venezia fu costruita soltanto nell’828. La basilica di san Marco è quella di Roma! costruita da Papa Marco nel 336. A Roma non ci lasciamo mancare niente...
Nei sotterranei si trovano ancora i muri perimetrali dell'originaria basilica paleocristiana sorta probabilmente sopra una preesistente casa romana. Dell’antico romanico rimangono i mosaici dell’abside di Gregorio IV (827-844) raffiguranti Cristo con S. Marco papa, Marco evangelista e Gregorio IV (col nimbo quadrato dei personaggi viventi) che offre il modello della chiesa e naturalmente il campanile del 1154.
Sembra fosse il luogo dove san Marco ha dimorato a Roma… Comunque a Roma c’è
stato avvero. Era Marco per il mondo greco-romano, mentre i suoi connazionali
lo chiamavano Giovanni, in ebraico. La prima e l’unica apparizione nei vangeli
sembra essere quella sul monte degli ulivi, dove Giovanni Marco era andato con
Gesù dopo l’ultima cena e dove si era addormentato nella casetta del piccolo
podere. Svegliato dal trambusto delle guardie venute a catturare Gesù, si buttò
addosso il lenzuolo e andò a vedere. Un soldato lo agguantò, “ma egli, lasciato
il lenzuolo, fuggì via nudo”. O forse, come ci ha insegnato Giacomo Perego,
quel giovinetto è il simbolo dello spogliamento totale richiesto al discepolo
per poter seguire
Gesù? La mamma, Maria, aveva messo la casa in Gerusalemme a
disposizione della prima comunità di Gerusalemme e ne divenne la chiesa
domestica.
Discepolo e segretario di Pietro, che svolgeva la sua attività tra gli
ebrei (erano circa 45.000), Marco gli faceva da interprete, perché Pietro non
parla il greco o non lo sapeva molto bene. Clemente Alessandrino, attorno al
200, precisa che Marco compone il suo vangelo a Roma, annotando i racconti di
Pietro. Così anche Papia, ma nel Vangelo di Marco si avverte anche una grande
presenza di Paolo.
25 aprile. Come al solito sarà polemica politica. Intanto Marco è qui e fa
dire a un pagano, un romano, il centurione, la professione di fede conclusiva
del suo Vangelo: “Questi era davvero il figlio di Dio…”.
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