martedì 30 aprile 2024

Il mese di maggio... con i barboni

Il nostro “carissimo e instancabile” p. Luigi Vitulano continua a mandarci stralci dei codici storici delle nostre comunità oblate italiane. In quello di Ripalimosani, in data 1° maggio 1942, si legge: “La sera del 30 il carissimo e instancabile P. Abramo dà inizio al mese di Maggio nella nostra Chiesa come negli anni precedenti grande entusiasmo da parte del buon popolo ripese. La mattina funzione per le contadine alle 5.30, per il popolo alle 7: molte Comunioni”.

A 10 anni di distanza, il 30 aprile 1951: “Inizio del mese di maggio. Predica il R. P. Abramo. Novità: un quadro della Madonna di Pompei visiterà ogni giorno una famiglia di Ripa. Il paese è stato diviso in 12 quartieri (in tutto 300 famiglie iscritte). Ogni sera si tira a sorte la famiglia dove la sera stessa si recherà il quadro e il quartiere da cui l’indomani sarà tirata a sorte una famiglia (tutto il quartiere si prepara…). Ogni mattina si porterà la Comunione ai malati che la desiderano”.

Inizia il mese di maggio… Una volta era atteso e sentito: un canto a Maria!

Io l’ho iniziato questa sera in via della Conciliazione, davanti all’editrice Ancora: una “lectio divina” rivolta ai senza fissa dimora che dormono sotto il colonnato di san Pietro e nei dintorni… Gente in gamba: Dio li conosce tutti, uno per uno, per nome, ognuno con la sua storia… Adesso anch'io ne conosco qualcuno per nome.

Il padrone di casa, che dorme davanti al cancello dell'editrice, ha preparato l'alterino con le immagini sacre, i lumini... E' lui che dà la sveglia a tutti la mattina presto, prima che passi la polizia. "Io - mi dice uno di loro - gli rispondo con una bestemmia, ma guarda che anche una bestemmia è un atto di fede, per me è un'invocazione...". 

Poi la preghiera, il mio discorsetto ascoltato in religioso silenzio, la condivisine in piccoli gruppi, i canti... e infine la festa, con la torta per due compleanni.

Il mese mariano non poteva cominciare meglio...





1 commento:

  1. Bellissimo! Grazieeee p. Fabio. Quelli che chiamiamo "barboni", con e senza barba, ci narrano il vangelo.
    Bello. Grazie.

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