Ancora sulla donna siro-fenicia. Ha fatto
come Pietro, che interrompendo il discepolato – l’andare dietro a Gesù – gli si
pone davanti. Ma quale grande differenza tra i due. Pietro si para davanti al
Signore per farsi suo maestro e indicargli la strada! E Gesù lo rimanda dietro –
“vade retro” – al suo posto di discepolo: la strada la segna lui.
La donna invece gli si pone davanti e, come
le donne della risurrezione, si prostra ai suoi piedi, per adorarlo. È sì davanti
a lui, ma non come maestra, sempre come discepola, implorante. Un grido di
aiuto che è riconoscimento di Gesù come Signore, colui a cui tutto è possibile.
Più insiste, più non si dà per vinta, più lo contraddice e più dimostra di
credere in lui. La preghiera è sempre una lotta con colui che sappiamo vincerà.
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