"Vai nella vigna?" Un figlio dice sì e fa no, l’altro dice no e
fa sì. Le nette parole di Gesù mettono con le spalle al muro: “Chi dei
due ha compiuto la volontà del padre?”. È così evidente, ma anche così
sconvolgente... L’aveva già enunciato al termine del discorso della montagna:
“Non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui
che fa la volontà del Padre mio”.
Il volere del Padre, quello che Gesù è venuto a compiere scendendo sulla terra, quello di cui si è nutrito lungo tutta la vita… Se l'ha fatto lui?
Non è qualcosa di arbitrario, un capriccio frutto di un proposito
dispotico: Dio fa come gli pare... È un piano d’amore, elaborato da tutta
l’eternità, l’indicazione di un cammino che conduce ogni creatura alla sua meta
finale e assicura la pienezza di vita, la gioia, la realizzazione perfetta di sé.
Obbedire? Una parola difficile da accettare. Sembrerebbe più giusto dire: Faccio come mi pare. Eppure si tratta semplicemente di entrare nella logica del Padre, fino al punto
che i suoi pensieri siano i nostri pensieri, fino a cogliere il suo desiderio,
realizzare il suo sogno che, anche quando non lo comprendiamo, è ciò che di più
bello possa esserci per noi.
Obbedire = credere all’amore di Dio per me.
Credo = ti accolgo, ti vivo, faccio ciò che tu fai, compio ciò che tu dici, vado dove tu vai (Già, dove vado? Dove mi porti? Lo so che è soltanto una parabola, ma mi piace pensare che, come ha fatto con te, il Padre invia anche me nella sua vigna, a lavorare per la nostra gente…).
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