Sto dando lezioni in tre luoghi diversi, uno on line, uno misto – in line e in presenza -, uno in presenza. Raccolgo così circa 200 studenti, di cui quasi nessuno italiano: provengono dai quattro angoli del mondo.
Un bel gruppo di loro è venuto a Roma appositamente
per studiare. Per tanti però sarebbe uguale se studiassero a Manila o a Kinshasa.
Purtroppo non sanno o non possono approfittare di quello che la “città eterna”
offre loro. Tutti studiano la storia vita religiosa in astratto, senza
geografia. Non esiste storia senza geografia. Benedetto, Domenico, Francesco,
Ignazio – solo per nominare i più noti – sono passati per Roma, hanno vissuto a
Roma, hanno lasciato il segno. Per non parlare dei martiri... Ogni angolo è ricco di storia e racconta
innumerevoli storie. Ma i nostri studenti purtroppo continuano a studiare la
storia avulsa dai luoghi. Così la storia diventa evanescente, lontana e
difficilmente diventa “maestra di vita”.
Quanto mi piacerebbe fare le lezioni per le
strade di Roma percorse dai santi di tutti i tempi, nelle case dove hanno
abitato, nelle chiese dove hanno pregato… Tutto parlerebbe e sarebbe più vivo.
Ed avrebbe anche senso venire a studiare a Roma!
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