«Con Maria Immacolata contempleranno i misteri del Verbo incarnato, specialmente nella preghiera del Rosario». Così la regola degli Oblati (C 36).
Nel secondo mistero doloroso si contempla la
flagellazione di Gesù.
Dopo essere stato condotto al tribunale del
Sinedrio e a quello di Pilato, dopo l’umiliazione davanti alla corte del re
Erode, Gesù è sottoposto alla flagellazione, terribile tortura prevista dalla
legislazione romana. La Sindone di Torino documenta lo strazio procurato a Gesù
da questa crudele pratica. Egli , secondo la profezia di Isaia, si è addossato
le nostre colpe e ha condiviso con noi ogni tipo di sofferenza per divenire
strumento di salvezza.
1. consegnato e rinnegato di fronte a Pilato (At 3, 18)
2. flagellato per noi (Mt 27, 26)
3. uomo dei dolori che ben conosce il patire (Is 53, 3)
4. che si è caricato delle nostre sofferenze (Is 53, 4)
5. schiacciato per le nostre iniquità (Is 53, 5)
6. dalle cui piaghe noi siamo stati guariti (Is 53, 5)
7. che maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca (Is 53, 7)
8. che per colpa nostra fu percosso a morte (Is 53, 8)
9. che senza peccato, Dio fece peccato in nostro favore (2 Cor 5, 21)
10. reso perfetto per mezzo delle sofferenze (Eb 2, 10)
Nessun commento:
Posta un commento