Continuo a riflettere sulla mistica,
sollecitato dalla presentazione di ieri:
http://fabiociardi.blogspot.com/2021/11/mistica-di-popolo.html
La “mistica del noi” è una realtà della
primissima ora del cristianesimo.
L’esperienza di Maria Maddalena
rimane unica e paradigmatica: la ricerca ostinata, il sentirsi chiamare per
nome, l’abbraccio fisico… Ma subito dopo le esperienze sono comunitarie, ad
iniziare dai due discepoli di Emmaus: “Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero…
Non ardeva forse in noi il nostro cuore?”. Lo stesso quella medesima prima sera
di Resurrezione quando Gesù si rende presente in mezzo ai discepoli: il Risorto
in mezzo a loro! non è l’esperienza mistica più straordinaria? Per non parlare
di Tommaso solo e attorniato dai fratelli, con il suo “Signore mio e mio Dio”. Quando poi Gesù li porta sul monte dell’ascensione
essi salgo al cielo con lui: “Siamo seduti in cielo con lui”, possono dire con Paolo (Ef
2, 6); tanto che ci vogliono due angeli per riportarli con i piedi per terra (Atti
1, 10) e tornano a Gerusalemme “con grande gioia” (Lc 24, 52), segno
che quell’esperienza mistica fatta insieme continua all'interno di tutto il gruppo.
Per non parlare dell’esperienza mistica per
eccellenza, la Pentecoste, che non è certo l’esperienza di singole persone, ma
di tutti e 120 insieme. Esperienza che si ripete nella cosiddetta “piccola Pentecoste”
di Atti 4, 31, così come in quella nella casa del centurione Cornelio.
Ma anche prima: la trasfigurazione, quando i tre apostoli furono avvolti dalla
luce taborica, non fu un’esperienza mistica vissuta insieme? E i pastori che,
dopo aver trovato Gesù adagiato nella mangiatoia, se ne tornarono “glorificando
e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto” (Lc 2, 16-20)?
E i Magi che nel vedere la stella “provarono una gioia grandissima” e si prostrarono
davanti al bambino e lo adorarono (Mt 2, 10)?
Com’è che poi l’esperienza mistica si è
privatizzata? Non si sperimenta più il Signore risorto in mezzo alla sua Chiesa,
in mezzo a due che camminano per strada? Mi piacerebbe far circolare esperienze
di questa “mistica del noi”. E perché accanto al libro di
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