domenica 7 novembre 2021

Noi ci troviamo anche sant'Eugenio

 


Sul blog del 18 ottobre di quest’anno c’è una foto somigliantissima a questa: stesso luogo, stesso numero di persone. Soltanto i volti sono cambiati, da bianchi molti sono diventati scuri… Dettaglio di nessun valore, perché la sostanza è la stessa: siamo sempre e tutti membri della stessa famiglia che tornano in un luogo carismatico - San Silvestro al Quirinale -, dove sant’Eugenio ha vissuto per quasi un anno, a più riprese, dove ha sofferto la sospensione per l’approvazione della Regola, dove è stato ordinato vescovo, dove ha provato l’abbandono da parte del Papa…

Tutto egli ha accuratamente annotato nei suoi diari e nelle lettere ai suoi Oblati lontani e tutto è ancora vivissimo, così come lo è il suo sguardo sulla città: Roma, «è come un compendio del cristianesimo. Quale alimento alla devozione fornisce la vista di tanti monumenti lì a testimoniare la vittoria dei martiri che hanno sommerso l’idolatria nel loro sangue! I loro corpi sono ancora visibili, il loro ricordo, per così dire, è ancor fresco dopo diciotto o diciannove secoli… Qui tutto è santo per chi ci viene da autentico pellegrino cristiano; io ci vedo solo gli apostoli, i martiri, i santi confessori di tutti i tempi: non esiste angolo di Roma che non sia un monumento di fede e di devozione… Qui si ritrovano tutti i santi, da S. Pietro fino al beato Benedetto Labre e ad altri più moderni».

Noi ci troviamo anche sant’Eugenio!

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