giovedì 25 novembre 2021

Mistica di popolo


Nel grande salone sono affrescati gli eventi salienti dell’Almo Collegio Capranica, primo fra tutti la scena crudele degli alunni accorsi in difesa del Papa e trucidati dai Lanzichenecchi nel terribile sacco di Roma del 1527.

Ma oggi pomeriggio la scena è serena! Viene presentato il libro di Max Huot de Longchamp, con Antonino Raspanti, Cos’è la mistica, di cui ho scritto qualcosa a luglio:

https://fabiociardi.blogspot.com/2021/07/cose-la-mistica.html

I presenti non hanno avuto modo di intervenire, tanto è stato serrato il dialogo tra i due relatori. Le domande però rimangono, a me due in particolare.

Quale il rapporto tra mistica e impegno sociale e civile? Se la mistica è un’esperienza del divino essa avrà pure una ripercussione sul vissuto quotidiano. Oppure potrà nascere da momenti di servizio, di donazione, di impegno nell’ambito della famiglia, del lavoro, della politica…

Ancora: il rapporto che nasce con Dio dall’esperienza mistica è sempre personalissimo, ma esso può essere frutto di una intensa esperienza fraterna, ecclesiale, come una liturgia pienamente condivisa, una grande assemblea come quelle che abbiamo vissuto ad esempio alcune volte in piazza san Pietro o alle giornate della gioventù. Ma può nascere anche in un piccolo gruppo unito nel nome di Gesù. Non abbiamo sperimentato tutti, almeno una volta, la presenza di Dio in mezzo a noi, che ci ha pienamente coinvolti e ci ha colmati di pace, di gioia, di un senso di pienezza e di appagamento?

Si parla di esperienza mistica della natura, della percezione del sentirsi parte dell’universo… Può esserci anche l’esperienza mistica del servizio accanto a un ammalato o dell’unità tra persone che condividono un comune progetto di vita. Non parla papa Francesco di una “mistica del noi”? Siamo un popolo, il popolo di Dio, chiamato a sperimentare, insieme, la presenza del suo Dio che lo inabita e lo guida.

Nessun commento:

Posta un commento